Territorio

Smrt fašizmu, sloboda narodu!







sabato 27 novembre 2010

Prima?





E perchè dovrei consigliarlo PRIMA dei miei amici? pechè non DOPO o DURANTE dei miei amici?
E poi perchè prima di tutti? se lo consiglio prima del 90% dei miei "tutti" amici cosa succede?
E' una gara? Si vince che?
E infine ma perchè cazzo dovrei  consigliare qualcosa? Ma che ne so io di consigli?

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Renato, zio cantante, hai rotto il cazzo

Il ministro (zio billy!!) Brunetta si incazza con una ditta di ristorazione abruzzese.
Dice: "Pane raffermo, speck mediocre avvolto nelle fette di ananas (roba che neanche gli inglesi...), tiramisù giallognolo e improbabile, salame rancido. Il tutto servito da un cameriere per caso"

E poi continua:"Posso garantirvi che il catering che avete offerto oggi alla Regione in occasione del forum dell'Innovazione verrà ricordato a lungo dal ministro Brunetta, dal prefetto Iurato, dal presidente della Regione Chiodi, dal sindaco Cialente e dal rettore dell'Università Di Orio. Complimenti vivissimi".

Renato...porca vacca...a parte che se, per una volta ti hanno dato da mangiare merda,...siamo tutti contenti, visto che noi ne mangiamo a palate ogni giorno, ma poi..tutta quella roba ERA (AG)GRATIS!!!
per cui se anche fosse vero che faceva schifo, ERA GRATIS!!! CAPISCI TU QUESTA PAROLA GRATIS??

A proposito, ma con che auto sei andato a magnare GRATIS?
Non bastava uno scooter? un treno? un torpedone?

E infine ho recuperato una simpatico articoletto di febbraio 2010 in cui dichiari che mangi "gli yogurt scaduti da poco quando sono in frigorifero. Me lo ha insegnato la mia mamma."

Te lo ha insegnato la tua mamma? Non è che voleva farti fuori con una bella ntossicazione alimentare?

No, chiedo....

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mercoledì 24 novembre 2010

Contributo

Ho ricevuto questo testo che incollo qui sotto

(Anticamente) la gente aveva una natura costante, si tesseva I propri vestiti e coltivava la terra per mangiare. Questo era ciò che chiamiamo la Virtù della Vita Comune. Era unita, formando un sol gruppo: questo era ciò che chiamiamo la Libertà naturale...All'epoca della perfetta virtù gli uomini vivevano in comune con uccelli e gli animali e formavano una sola famiglia con tutte le creature - come potevano essi sapere di tali distinzioni come "principi" e "vassalli"? Pur vivendo senza "sapere" essi si attenevano (alla via della) loro virtù naturale". Questo era ciò che chiamiamo lo stato di Pura Semplicità. In quello stato la gente conservava la sua "natura costante" Chuang Tzu

Chuang Tzu è l'uomo che sogna di essere una farfalla o forse è la farfalla che sogna di essere un uomo che sogna di essere farfalla.

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sabato 20 novembre 2010

empatia

Nei giorni scorsi, cercando delle foto in rete relative alle fucilazioni di cui delirava il presidente della provincia di TV, Muraro, mi sono imbattuto in questa foto.


Guardo le facce e la postura di queste donne e rimango colpito fino alle lacrime dalla bambina sulla sinistra, quella con il capo abbassato e i piedi nudi.
Vedo mia figlia, la ragazza fiera e spigliata, ridotta a topo impaurito.
Con l'animo spezzato e il corpo mutilato, piegata e ritratta su di se per la vergogna, al freddo, nel fango, senza più sentimenti e speranza, senza ricordi.
Guardatela e guardate le sue compagne e pensate che mentre loro si tengono per le braccia, qualcuno le guarda e fotografa come bestie al macello e dite se è possibile, dite se possiamo accettare.


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giovedì 18 novembre 2010

basta pensarci

Ma se il crollo a Pompei
NON E' COLPA del ministro Bondi,
perchè l'arresto di un boss
E' MERITO del ministro Maroni?




(ascoltatore di "prima pagina")

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martedì 16 novembre 2010

Italiani brava gente

Salire su una gru e restare 16 giorni sotto acqua e freddo in uno spazio ristretto oppure seduti con le gambe ciondoloni nel vuoto a 20 metri di altezza.

Guardiamo lo schermo e non percepiamo la differenza tra l'isola, la casa, il palco e la gru. Il frullato di immagini riduce ai minimi termini la disperazione dei sei migranti, la stecca cantando, il passo sbagliato ballando, il litigio decerebrato.
Trovo il minimo comune denominatore, divido, moltiplico e mi ritrovo in mezzo alla nebbia.

Gli ultimi 4 giovani sono scesi dalla gru a Brescia, con buona pace di quelli che avrebbero voluto farli scendere "CON OGNI MEZZO" (mi chiedo se avrebbero anche fatto saltare la gru all'occorrenza...sicuramente no perchè la gru costa soldi, altrimenti ci si poteva pensare....).

Hanno salva la vita (per ora).
Che dio li accompagni in percorsi e accoglienze migliori.

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lunedì 15 novembre 2010

sabato 13 novembre 2010

del lavoro, delle parole e della vita in genere

Appartengo a quella categoria di persone che ogni giorno viene spremuto come un limone sul mercato del lavoro in nome della produttività, della competitività, della globalizzazione. Lavoro con la tastiera del PC e sono un privilegiato rispetto ad altri, eppure il livello di stress e di pressione è tale che, certe sere, quando arrivo a casa, non ho nemmeno voglia di parlare, non ascolto nessuno e se posso mi infilo a letto alle nove.
Certi sabati dormo quasi tutto il giorno per recuperare la spremitura settimanale.

Spesso mi chiedo a cosa serve tutto questo e mi rispondo che lo faccio per la mia famiglia, per far studiare i figli, perchè il lavoro che faccio è creativo e mi piace e poi non so fare altro.

Però mi accorgo che tutta questa fatica che faccio, non serve a niente.

Sono organico al sistema, non sto aiutando nessuno a fare alcunchè degno di nota , non contribuisco nemmeno ad aumentare il valore delle azioni del gruppo per cui lavoro, visto che le variazioni sui mercati finanziari dipendono da fattori imponderabili,speculativi, psicologici e casuali che non hano nulla a che fare con il valore reale dell'azienda.

Questo per dire che il sistema economico in cui vivo, lo conosco abbastanza bene e lo vivo sulla mia pelle.

E' da ieri sera che mi tormento dopo aver assisitito all'incontro sul lavoro del post precedente.

Ieri sera me ne sono andato via con una sentimento di tumultuosa incazzatura dentro.
So già che chi mi conosce penserà: "niente di nuovo", eppure questa volta avvverto proprio una lacerazione forte tra le mie aspettative e le parole che ho ascoltato, sempre più incazzandomi a mano a mano che la serata procedeva.

Cosa c'è stato di stonato nell'incontro di ieri?

Nel post precedente, riportavo l'incazzatura a caldo, ma oggi mi rendo conto, sollecitato anche dall'intervento di un lettore anonimo, che c'è qualcosa di più profondo nel mio disagio.

Allora, provo ad analizzare cosa mi ha fatto incazzare.

Prima di tutto l' atteggiamento di "professorialità" da parte dei relatori, come se noi fossimo il popolo da istruire, poi una sorta di rassegnazione che aleggiava nell'aria, una specie di presa d'atto che le cose stanno così e dobbiamo accettarle, come mi dicevano da ragazzo (è così, è sempre stato così e sempre sarà così...e a me mi (si maestra, lo so che non si dice) girano le scatole a sentire queste banalità).

Poi ho visto il trionfo culturale del berlusconismo e del leghismo, nelle parole della rappresentante della CISL (ma, dico io, che cazzo di quote di immigrazione si vuole governare in un paese che non sa nemmeno governare i processi economici più elementari?) e mentre mi aspettavo un moto di indignazione per certe affermazioni, NON ho percepito reazioni degne di nota a parte un bell'intervento di un signore che citando Marx, Leone XIII e Latouche, ha tentato di contrastare, in solitaria, la deriva della moderata signora.

Poi mi ha infastidito il sentire ancora parlare di sviluppo (diversamente declinato in sostenibile o economico che sia) che è ormai di per sè un evidente incongruenza, perchè da un lato sappiamo che non è possibile continuare a crescere all'infinito in un sistema a risorse in numero finito, e dall'altro abbiamo bisogno di crescere per tenere in vita l'elefante economico-consumistico sulla groppa del quale viaggiamo verso il baratro.

Infine la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la proposta fatta quasi vergognandosi da parte della delegata CGIL di rilancio del settore delle costruzioni. Lì proprio mi si sono sfracellate le palle al suolo.

A fronte di queste considerazioni (ecco il disagio che mi percorre da ieri sera), mi chiedo se ho sbagliato strada, se esistono compagni di viaggio, se sono io l 'anomalia destinata a viaggiare ai margini.

Sono troppo vecchio per avere certezze e devo dire che oggi sono più confuso del solito.

X anonimo:
devo rettificare una cosa del post precedente,
Ci sarà una prossima volta e mi farò sentire, a costo di aspettare fino a mezzanotte per avere il microfono.

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Non vinceremo mai

E' come risvegliarsi con un secchio d'acqua tirato sulla faccia, o sul muso, se si vuole essere proprio neri.

Manca il sogno, manca lo slancio. Si gira e si rigira intorno a questioni di piccolo cabotaggio, senza avere la fantasia necessaria per immaginare in grande, per guardare altrove.
Voglio dire che in questo paese, il pensiero unico si trasforma e assume apparenze diverse e contagia tutti.

Il pensiero unico si manifesta in chi continua a sostenere che l'economia è il centro attorno a cui deve ruotare la nostra vita, in chi ci dice che la realtà è questa e che ci dobbiamo adattare.

Stasera una sindacalista CISL (un pezzo grosso) ha sostenuto che a causa della globalizzazione i diritti del lavoro possono essere messi in discussione. Ha sostenuto in pubblico le posizioni di Marchionne, ha sostenuto che gli operai di Pomigliano stanno a casa in malattia per guardare la partita, come il più becero dei destri.
Ma io voglio vedere i dati, non affermazioni generiche cazzo!!! me lo devi dire con dati e date alla mano. Mi devi dire: il giorno tale, c'era la partita tale e l'assenteismo e stato di 10 ,metre normalmente è di 5, atrimenti è solo bla bla bla bla. Qualcuno ha pure applaudito...cazzo!!!

Il pensiero unico si manifesta nella superficialità con cui si trattano certi argomenti e si mischiano le cose.
Stasera una sindacalista della CGIL (un pezzo medio), ha liquidato Latouche, Naomi Klein e Toni Negri mettendoli sullo stesso piano e bollandoli come intellettuali che si fanno lo yoghurt ed estremisti.
Ragiondano allo stesso modo, io dovrei dire che Letta (Enrico), Bersani e Marino, sono tre democristiani.

Il pensiero unico si manifesta nella vacuità di chi non ha mai colpe.
Stasera un consigliere regionale del PD(un pezzo boh), ha sostenuto che la situazione attuale non era prevedibile 2 o 3 anni fa. Ah no? e allora i movimenti che sostenvano che ci saremmo trovati esattamente dove siamo adesso? E se non riesci a immaginare il futuro, è meglio che stai a casa, chè di fare politica non te l'ha ordinato il dottore.

Stasera volevo dire a queste persone che: "produci, consuma, crepa" ha fatto il suo tempo, che non ho pagato la quota del sindacato perchè i soldi sarebbero andati solo ai due sindacati che hanno firmato l'accordo con Marchionne & Marcegaglia escludendo la FIOM, che non siamo pronti al passaggio epocale che ci attende, che siamo culturalmente impreparati e pensiamo ancora che il capitalismo sia l'unica società possibile, che un capitalismo dal volto umano, un po' meno "turbo" di quello attuale, con qualche regola in più è il massimo che riusciamo a pensare, che se si accettano le regole del capitalismo, del mercato e della globalizzazione, non c'è salvezza dalla barbarie, che non sta scritto sulla pietra che l'economia deve essere il centro della nostra vita, che esitono ricercatori che immaginano indicatori diversi dal PIL, indicatori della qualità della vita, del benessere e della felicità individuale (per quanto possibile essere felici ovviamente), che tutto questo nella pratica si traduce in una domanda: "a cosa sono disposto a rinunciare, quali dei miei bisogni veri o supposti posso fare a meno di soddisfare?" e nella messa in pratica della risposta che ci si da.

Ma l'agenda degli interventi si è riempita a discrezione degli organizzatori e ai relatori, piaceva tanto tanto tanto sentirsi parlare e spiegare alle folle e quindi non ne ho avuto la possibilità.

Non sarà per la prossima volta.

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giovedì 11 novembre 2010

Un altro passo

Sono 10 anni che abito in un posto dove sento il campanile di Santomio battere le ore circa un minuto prima di quello di Isola Vic.na, paese limitrofo e praticamente contiguo.
Dieci anni che mi tormento chiedendomi chi dei due ha ragione, se uno dei due ce l'ha o se clamorosamente sbagliano tutti e due.
Questo broccolo, per restare alle simpatiche metafore di qualche giorno fa, nasce dal fatto che dianzi i due campanili hanno battuto, ognuno la propria verità. E mi si è disvelato come per incanto il significato del detto "ascoltare le due campane". Chi l'ha coniato, non era uno che cercava di destreggiarsi tra due visioni diverse dello stesso fatto o concetto o pezzo direaltà, ascoltando le due versioni. Era un povero cristo costretto a vivere in un posto dove non si riesce a mettersi daccordo nemmeno sull'ora giusta.

Un'altro passo verso la idiocrazia.

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domenica 7 novembre 2010

la verità fa ridere

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venerdì 5 novembre 2010

Le parole sono importanti

Sbaglio, sbaglio, si sbaglio pure io a parlare a vanvera, ad usare parole così come fossero decorazioni o tappi per buchi di silenzio imbarazzante.
Le parole sono importanti, perchè?
Perchè hanno un peso, e possono tagliare, coprire, svelare e avanti all'infinito.
Dico "stronzo" e non lo penso, penso "stronzo" ma non lo dico, quale delle 2 è la migliore?
E a cosa servono le parole? Se le uso per spiegare vabendai, ma possono anche aiutarmi ad impormi, a mettere l' interlocutore a tappeto o a far sentire che ho ragione.
Ti aspetti magari la rivelazione, il colpo inatteso di un genio e poi? Ti ritrovi ad ascoltare (si a volte ascolto) prediche e bevaroni di presunta saggezza.

Meglio davvero il bar, dove parli per ordinare e chiaccherare liberamente e mentre lo fai vivi davvero.

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giovedì 4 novembre 2010

Quando è troppo è troppo

Eh no cazzo, adesso avete rotto i coglioni.
A me di Sanremo e del suo festival delle ugole di merda 'mporta 'na sega. Però "giovinezza" propinato al telepubblicobove con la scusa della "storicità" e della goliardata è davvero troppo. Siamo a livleoo dei simboli leghisti nella scuola di adro.
Il mio amico G3RT "vaffanculo" D4L P0220 dice: "Morandi Gianni, se sei un uomo dimettiti. Rifiutati di essere il lacchè di questi revisionisti del cazzo! Un colpo di reni di dignità"

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martedì 2 novembre 2010

pregiudizi

Fateci caso, durante un dialogo, il vostro interlocutore, spesso pensa di sapere in anticipo quello che state dicendo. Se va bene, tradisce l'impazienza che smettiate di parlare per poter dire la sua, ma in molti casi invece sarete interrotti e la vostra controparte inizierà un discorso che prescinde da qualsiasi interlocuzione con voi.
Questo comportamento è tipico dei bambini, ma poichè si riscontra in moltissimi adulti, mi sono convinto che chi non ascolta non è mai diventato adulto per davvero.
In effetti se si pone se stessi al centro del mondo, ascoltare non ha senso.
Si può dissimulare questa incapacità dietro forme di finta disponibilità, però, i gesti, le espressioni del viso, i non detti, e i detti banali tradiscono il vero pensiero, l'egocentrismo e in fondo l'insicurezza di chi non è in grado di ascoltare qualcosa al di fuori di se.

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lunedì 1 novembre 2010

Facebook è..

...un posto di merda, un cicaleggio vuoto e persistente, un brusio di nulla e di banalità.
Io ho 51 "amici". Ma che cazzo vuol dire? Se conto i miei amici in carne ed ossa, non arrivo a 5. Sicuramente è perchè sono stronzo.
Ciò non toglie che sulla ragnatela sociale più in uso, leggo cose ridicole e commenti buttati là senza riflettere, luoghi comuni e stronzate sentite da altri e ripetute senza alcuna elaborazione.
Chiacchere da bar e link regalati e mai visitati, per illudersi di essere in comunicazione con qualcuno.

Almeno al bar uno ha la scusa di essere imbriago.

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